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Piccolo centro agricolo con una popolazione residente di 630 abitanti situato a 80 m. di altitudine e distribuito su una superficie di 3,6 Kmq, il comune di Soldano comprende anche il territorio di S. Martino e confina con i comuni di Perinaldo (Nord e Nord est) S. Biagio della Cima (Sud e Ovest) Vallebona (Est) e dista dalla statale Aurelia appena Km. 5,6. La sua vicinanza ai centri urbani costieri favorisce un certo pendolarismo che permette, ad una minoranza della popolazione, di evadere dall'agricoltura e trovare sistemazioni di lavoro nel ramo impiegatizio, edile, alberghiero, ecc.; appunto per ciò ha una popolazione in costante aumento a differenza di altri paesi dell'entroterra che tendono a spopolarsi. Data la sua ubicazione in centro-valle è stata scelta recentemente come Sede filtro del Consultorio familiare di Bordighera per i comuni di Perinaldo, S, Biagio della Cima e Soldano. Adagiata sulla destra del torrente Crosia o Verbone Soldano fu fondata, nel medioevo, da una famiglia di profughi di Ventimiglia, ai quali deve il suo nome (Stefano Grande), ovvero versò la metà del secolo XII da certi prigionieri condotti dalla Provenza dopo le battaglie di Tolosa e d'Almeria. (Preso dalla storia di Ventimiglia, narrata da Gerolamo Rossi). Alcune carte del '200 ricordano Soldano come castello, infatti si può notare che è stata costruita tra due corsi d'acqua: il torrente Crosia o Verbone a Nord-Est e Rio Fulavin a Sud-Ovest: poche e facilmente chiudibili le aperture verso l'esterno, il torrente Verbone segna la strada naturale per Perinaldo e Rio Fulavin quella per Dolceacqua. Allora il paese faceva parte del territorio di Ventimiglia e ne seguì le sorti politiche insieme con altri sette comuni che formavano le "VILLAE VINTIMILIENSES", Bordighera - Borghetto - Camporosso - S. Biagio - Sasso - Vallecrosia e Vallebona, che costituivano la Confederazione degli Otto Luoghi. Fino a un secolo fa Soldano era rinomata per l'industria della tela; ogni famiglia aveva il suo bravo telaio azionato a forza di gambe e di braccia. Durante la settimana le donne tessevano e alla domenica mattina portavano a vendere il prodotto del loro lavoro nei paesi vicini, specie in quelli di Valnervia. La scoperta di un piccolo filone di carbon fossile, nel territorio, aveva acceso speranze di ricchezza, naturalmente, purtroppo, senza la possibilità di estrazione e di purificazione. Nel coro della sua bela chiesa Parrocchiale, si ammira o meglio si poteva ammirare una tavola del Rinascimento attribuita a Francesco Brea. Nella stessa chiesa si conservava pure un altro quadro di vaste dimensioni in cui si rileva in fondo la scritta "Jo Bapt. Gallestruccius fecit, Romae, 1667"; Soldano diede i natali a due uomini celebri: Domenico Alberti, circondato da grande fama in Roma verso il 1550, professore di quell'Ateneo, e per il suo vasto ingegno innalzato all'onore di Senatore Romano, e Giuseppe Viale, che fu medico di Papa Pio VII, grande studioso della malattia del cancro, per la cui cura si vuole che egli abbia trovati speciali rimedi. Durante l'ultimo conflitto mondiale, senz'altro per errore militare, fu il primo paese della zona intemelia a subire un'incursione aerea nemica, infatti la notte tra il 28 e 29 settembre 1941 vennero sganciate cinque bombe di grosso calibro che fortunatamente non colpirono il centro abitato creando notevole panico fra la popolazione; inoltre il 9 luglio 1944, durante una rappresaglia Nazi-fascista, subì l'orrore del fuoco e le case risparmiate venivano ampiamente saccheggiate, in quella occasione vennero barbaramente uccisi tre figli di Soldano: Amalberti Mario di anni 39, Guglielmi Gino di anni 18 e Anfosso Giuseppe di anni 57. In seguito, a perenne ricordo di questa tristissima circostanza, l'Amministrazione Comunale ha voluto intitolare una delle vie del paese, l'attuale Via IX Luglio. Data la conformazione collinosa del territorio, i primi abitanti di Soldano si dedicarono con priorità alla coltivazione dell'olivo che appresero dai Monaci Benedettini i quali innalzarono l'antica chiesetta di S. Mauro. Questa attività agricola fu incrementata nel corso dei secoli; ne è la testimonianza il Santuario eretto in Regione Orià nel 1885 in ringraziamento alla Beata Vergine del Carmelo per aver debellato dalle annose piante l'insetto roditore. Anche se tutt'oggi Soldano ha una produzione di ottimo olio di oliva negli anni venti prese vigoroso incremento la coltivazione della vite: il rossese di Soldano venne sempre più conosciuto nei paesi limitrofi, fu apprezzato e ricercato, oggi dato le sue qualità viene annoverato fra i vini "DOC" sotto la denominazione di "Dolceacqua o Rossese di Dolceacqua" prodotto a Soldano e viene esportato in paesi esteri ed anche oltreoceano. Soldano onora il suo prodotto migliore nella ormai tradizionale "Sagra del vino rossese" che l'ultimo sabato di luglio di ogni anno viene promossa dalla Pro-Loco in collaborazione dell'Amministrazione Comunale. La manifestazione richiama una notevolissima quantità di pubblico che fa onore al genuino e gustosissimo prodotto loro offerto. In precedenza, selezionati da personalità esperte, Sommelier, Enologi, di provata fama, attraverso l'ormai tradizionale concorso enologico vengono premiati annualmente i vini migliori. Nell'ultimo trentennio alla coltivazione della vite si associa quella dei fiori: lungo i pendii delle colline che fanno corona al paese, si alternano roseti in pien'aria, in serra, coltivazioni di gerbera, mimosa estiva e invernale, fiori di pesco, ginestra e verde ornamentale. Ciò permette un maggior reddito che porta ad un più elevato tenore di vita: spariscono le mulattiere che vengono sostituite da più agevoli strade interpoderali favorendo di raggiungere la proprietà con mezzi meccanici. Fra le maggiori ricorrenze Soldano ricorda: S. Mauro (Compatrono) 15 gennaio ricorrenza religiosa - S. Giovanni Battista (Patrono) 24 giugno solennità religiosa con festeggiamenti patronali promossi dalla Pro-Loco - Beata Vergine del Carmelo cadente la domenica successiva al 16 luglio, ricorrenza religiosa con solenni festeggiamenti - Sagra del vino Rossese l'ultimo sabato di luglio - Notte dal 24 al 25 dicembre tradizionale fuoco di Natale. Inoltre al Dancing Mary trattenimenti danzanti ogni sabato e domenica sera e nel corso dell'anno manifestazioni canore e concorsi di ballo. PIATTI TIPICI da degustare nei locali ristoranti: Ristorante Irene: Ravioli, tagliatelle verdi, spaghetti alla ligure, gnocchi al gorgonzola, coniglio, cotolette di agnello alla piastra, capra e fagioli, lumache e testa di capra. Ristorante Mary: Ravioli, fusilli, tagliatelle, coniglio, spiedini, capra e fagioli, salsiccia e carne alla griglia. Ristorante Ravotti (Frazione S. Martino): Ravioli, pasta al pesto, lasagne al forno, coniglio, cacciagione, agnello al forno e testa di capra. |