Fino agli anni '70 le macchine fotografiche non erano diffuse in tutte le famiglie e le foto venivano scattate per immortalare eventi speciali. Generalmente solo i momenti di riposo o di festa erano ritenuti degni di essere fissati nel tempo, mentre il lavoro come tale compare raramente nelle immagini private. A Soldano il lavoro viene svolto prevalentemente in campagna, quasi sempre a contatto con la terra, dove difficilmente viene portata la "preziosa" macchina fotografica nel timore che si sporchi o, peggio, si rovini. Inoltre, a differenza del giorno d'oggi che tutto viene buttato via in fretta, per il lavoro si usano i vestiti vecchi (magari più volte rattoppati) e lavorando ci si sporca facilmente (come dice il proverbio: Da vendégna e da mesciùn chi nu è brütu è in pelandrùn [Al tempo della vendemmia e della mietitura chi non è sporco è pigro]), quindi l'aspetto non è certo quello migliore per essere ritratti. Ricordiamo che cliccando sulla foto si ingrandisce l'immagine mentre cliccando su Guarda i nomi si apre un file PDF con la foto numerata ed i nomi delle persone. Le immagini si ingrandiscono in una finestra JavaScript, quindi per vederle ingrandite bisogna consentire l'uso degli JavaScript. Il programma Adobe Acrobat Reader (necessario per vedere i file PDF con i nomi delle persone) si può scaricare QUI |
Il lavoro nella vigna anni '70-'80 - Immagini tratte da un vecchi filmati in super 8 |
LA VIGNA, LA VENDEMMIA E LA CANTINA |
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Negli anni '50 e '60 a Soldano le vigne sono numerose, dalla seconda metà di settembre alla fine di ottobre c'è un via via ininterrotto di muli che portano l'uva dalle vigne al paese. Dalle campagna più vicine l'uva viene portata con i muli fino alla cantina, da quelle più lontane (ad es. Beragna) viene traportata a dorso di mulo fino alla strada provinciale, da qui alla sera viene caricata sui carri per essere portata in paese. Per avere un'idea del tempo necessario al trasporto dell'uva basti pensare che dalle vigne di Fulavin in una giornata si riuscivano a fare non più di 8-10 viaggi, dalla Sima non più di 6 viaggio e da Luvaira solo 4-5 viaggi. | ||
La vigna | ||
Tipiche vigne con fasce strette sorrette da muri a secco | Muro a secco con una pietra "datata" 1904 |
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Uva Rossese sulle piante e ... dopo la vendemmia | ||
1956 (circa) - Beragna Remigio Amalberti intento a dare u lichidu alla vigna |
Anni '60 - Nella vigna di Elmo Guglielmi ai Pin Guarda i nomi |
Anni '60 - Nella vigna di Elmo Guglielmi ai Pin: Giovanna Allavena (Janeta) |
Anni '60 - Pietro Soldano (Soldà), Sergio Amalberti (Cera) e Danilo Viale nella vigna con le motozappe | Anni '60 - Sergio Amalberti, Pietro Soldano (Soldà) e Danilo Viale nella vigna con le motozappe | 6 aprile 1970 - Beragna Si lavora la vigna a colpi di magaiyu e piosu |
6 aprile 1970 - Beragna Si lavora la vigna a colpi di magaiyu e piosu |
6 giugno 1974 - Beragna Pietro Amalberti (Scibré) e Delfina Amalberti tagliano l'erba nella vigna |
Maggio 1979 - Beragna Aratura della vigna. Amelio Viale (L'american) col magaiyu e Luigi Conte (Casa) con bue |
Savoia, marzo 2006 Giovanni Orrigo lavora la vigna |
La vendemmia del 1979 - Immagini tratte da un vecchi filmati in super 8 |
La vendemmia | |||
Vendemmia 1934 in Gascu Pepì de Bernardun e Piè u Cupu (mulattiere di Seborga) |
Vendemmia 1936 (la pausa pranzo) Guarda i nomi |
Anni '40, la vendemmia Guarda i nomi |
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17 ottobre 1941 Vendemmia ina Brüghea Guarda i nomi |
Settembre 1952 Mauro e Giulietta Maccario |
Settembre 1952 Pietro Maccario, Matilde Bonino e Mauro Maccario |
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Vendemmia 1954 Maria Orrigo (Maria de Flurinda) e Enzo Gugliemi |
Vendemmia 1954 Maria Orrigo (Maria de Flurinda) |
Vendemmia 1954 Guarda i nomi |
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Vendemmia 1954 Guarda i nomi |
Vendemmia 1954 Guarda i nomi |
Vendemmia 1955 (circa) Guarda i nomi |
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Vendemmia 1955 Guarda i nomi |
Vendemmia 1956 Guarda i nomi |
Vendemmia 1956 Guarda i nomi |
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Vendemmia 1956 - Maria Orrigo (Maria de Flurinda) col gatto | Ottobre 1956 - Giovanna Viale (Janeta), Remigio Amalberti e Giuseppe Viale (u Rissetu) | Beragna, 1957 (circa) Remigio Amalberti vendemmia |
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29 Settembre 1957 - I müratèi da Cola in piazza Vecchia | Vendemmia 1957 Guarda i nomi |
Vendemmia 1957 Guarda i nomi |
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Vendemmia 1958 Mario Carletto |
Beragna, 1958. Non ci sono le strade e l'uva è trasportata a dorso di mulo nelle curnüde A sinistra Armando Anfosso (u Peverün) |
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Soldano 1958 Grossi grappoli d'uva |
Soldano 1958 - Stefano Amalberti (Piè de Fidè) con Remigio Amalberti (a sinistra) e con Fernando Amalberti (a destra) in posa con gli enormi grappoli d'uva |
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Beragna, 2 ottobre 1959 Le curnüde pronte per essere caricate sui muli |
Beragna, 2 ottobre 1959 Adolfo Amalberti fa bere il mulo prima di partire |
Beragna, 2 ottobre 1959 Il mulo è carico e pronto per partire verso Soldano |
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Anni '60 - Margherita Pirotelli con una conca d'uva in testa |
Anni '60 - Pietro Maccario al ritorno della vendemmia | Beragna, 1960 Luigi Pisano (Luì de Vrigà) |
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Fino agli anni '80 il protagonista della vendemmia era lui: il mulo | 28 settembre 1970 Giulietta Maccario sul mulo carico |
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La cantina | |||
Anni '60 - La vendita del vino nella cantina di Tarquinio Amalberti | Cantina inizio anni '60, botti allineate e sotto le patate, damigiane e mensola con bottiglie di vino da invecchiare | ||
Anni '60 - Botti messe a stagnu fuori dalla cantina | Anni '60 - Torchio (deštréntu) aperto con la rapa | 28 settembre 1970 Mauro Maccario pesta l'uva e la sorella Giulietta lo guarda |
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1995 - Fausto e Luigi (Gino) Amalberti e Irma Maccario | |||
Tempi moderni |
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Negli ultimi decenni sono spariti i muli, per il trasporto dell'uva al posto delle classiche curnüde (che erano costruite per adattarsi agli animali da soma) si usano contenitori di plastica di forma più adatta per essere caricati su auto, furgoni e trattori. Anche in cantina tutto è cambiato, grandi botti, prima in vetroresina e poi d'acciaio, hanno preso il posto dei tini di legno e cemento, il legno è rimasto solo in qualche barrique usata per invecchiare i vini più pregiati. La pigiaderaspatrice ha sostituito le persone che entravano nei tini per pigiare l'uva con i piedi. Anche il confezionamento del vino è cambiato. Fino agli anni '70 il vino veniva venduto quasi esclusivamente nelle damigiane che in questi ultimi decenni sono praticamente sparite, sostituite dalle bottiglie. |
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Soldano, vendemmia 1978 Albino Guglielmi |
Soldano, località Sima, vendemmia 1993 (30 settembre) Luigi Amalberti (Gino), Irma Maccario e Fausto Amalberti |
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Soldano, località Sima vendemmia 2006 (3 ottobre) Irma Maccario (e gatto) |
Savoia, settembre 2007, la vendemmia del Rossese Giovanni e Ines Origo |
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Vendemmia 2008, Leonardo e Domenico Taggiasco | Vendemmia 2010 Giovanni Guglielmi (Gianni) |
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Vendemmia 2010, Francesco Amalberti, Maria Cognetti e Giovanni Guglielmi (Gianni) | |||
Vendemmia 2010, Dalla vigna sul furgone e poi in cantina, direttamente nella pigiaderaspatrice | |||
Cantina moderna: Motori, pompe, tubi, botti d'accaio e barrique per l'invecchiamento | |||
L'OLIVETO E IL FRANTOIO |
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La coltivazione dell'olivo, ormai quasi scomparsa e che resiste ancora un po' quasi esclusivamente per uso familiare, per diversi secoli è stata fonte di sostentamento per la popolazione di Soldano e di tutta la Liguria occidentale. Per testimoniare quanto fosse diffusa la coltura dell'olivo ricordiamo quanti e quali fossero i frantoi a Soldano. Personalmente ne ricordo almeno cinque (anche se di alcuni, purtroppo, ho conosciuto solo le rovine, quando ormai erano già stati abbandonati), ma se qualcuno avesse notizia di altri frantoi aggiornerò l'elenco. Il primo frantoio era nell'edificio che ora rimane all'imbocco della strada dei Pini; un secondo (forse visibile ancora oggi) era au Murin; il terzo era quello di Costantino Maccario (Custò da Facia), in piazza vecchia, accanto agli Scarèi rimasto in funzione fino agli anni '70; il quarto era dove ora si trova l'ufficio postale (visibile nelle foto del 1956 della sezione Il paese dal 1900 a oggi); il quinto era in località Murin sutan (ai confini del territorio comunale), nelle cui rovine giocavamo negli anni '60, al cui posto oggi è stata costruita una casa. | |||
Nel frantoio: al centro con il fiasco Luigi Pisano (Luì de Vrigà) | Luigi Pisano (Luì de Vrigà) abbacchia (arama) le olive |
Savoia, ottobre 2007 Giovanni Orrigo arama le olive |
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Urià, novembre 2009, Sandro Maccario sceglie il bastone e poi arama le olive | |||
Urià, novembre 2009, Sandro Maccario, Gabriel Attorre, Santo e Virginia separano delle olive dalle foglie con la chitara | Le olive | ||
MULI E CAVALLI (TRASPORTI VARI) |
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Piazza Vecchia, inizio '900 Asino e carro da trasporto |
Anni '30 - Florinda Amalberti (sul mulo) e Giovanni Orrigo (Jean) | 1936 - Costantino Maccario (Ciumelin), Alice Croesi, Anna Amalberti e Teresa Orrigo | |
Anni '40 - Camillo Orrigo in Africa | Borghetto San Niccolò - 1941 Giuseppe Maccario (Dignà) e Giacomo Viale (padre di Danilo) |
Piazza Nuova, 26 agosto 1941 Guarda i nomi |
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8 agosto 1942 Ultimo Anfosso, Pierina (di Perinaldo) e moglie di Ultimo |
1944 - Carmela Guglielmi (Carmèla d'Umbertu) con i cavalli dei Tedeschi |
1955 - Domenico Taggiasco | |
Piazza Vecchia, anni '50 Filippo Amalberti (Felì) col mulo carico di concime e Silvano in crusiya |
Località Colari 1957 - Luigi Maccario (Gino de Sara) e Dora | Località Colari 1958 Fernando Amalberti e Bibi |
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1958 - Eleno Anfosso, Marisa e Diana Anfosso col mulo | 25 novembre 1958 | 1960 (circa) - Famiglia Maccario col mulo Guarda i nomi |
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1960 (circa) - I fratelli Rinaldo e Osvaldo Maccario |
1960 - Vittorio Anfosso (Vitò u Magiù) col mulo |
1960 (circa) - Jacqueline Belaudo de Castro e Enzo Guglielmi ai Pin col mulo |
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1960 (circa) - Ai Pin col mulo Guarda i nomi |
Piazza Vecchia, 1961 Tarquinio Amalberti (u Ninu du Dilè) col mulo carico di legna |
1964 - Avestella Anfosso, Ezio Aviotti e Lucio Anfosso | |
1965 - Albino Guglielmi sul mulo | 1965 - Rita Rossi sul mulo | Piazza Vecchia, settembre 1972 Giovanni Conte (Çanin) col calesse, al ritorno dal mercato |
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Beragna, giugno 1974 Pietro Amalberti (Scibré) col mulo pronto per essere caricato |
1998 - Giulietta Maccario e Ernesto Bazzano | ||
I FIORI: SARCHIARE, PIANTARE, INNESTARE, IRRIGARE POTARE ... |
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Nel dopoguerra si assiste ad un notevole incremento delle colture floricole (rose, garofani, mimose, ginestre ecc.) che piano piano rimpiazzano viti e ulivi. Il terreno a fascie strette non permette lavorazioni mecanizzate e il dissodamento del terreno, la sarchiatura ecc. vengono fatte a mano, dove è possibile col magaiyu e in mezzo alle piante di rosa con la forca a tre rebbi. | |||
Soldano (in'e Pursì), luglio 1960 - Si prepara il terreno dove piantare le rose, Francesco Conte (Fransuà) e Luigi Conte (Luì du Buì) ripianano il terreno e rompono le grosse zolle col magaiyu |
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Soldano (in'e Pursì), luglio 1960 - A sinistra: Francesco Conte (Fransuà) e Luigi Conte (Luì du Buì); al centro: Vanda Conte prepara le butüre da piantare e (a destra) è pronta per irrigare i fiori |
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Soldano (Bausu), 1960 Vanda e Francesco Conte (Fransuà) innestano le rose |
Soldano (Stagiu Novu), anni '60 Giovanni Anfosso (Ciun), Natalina Viale e Giuseppe Anfosso |
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Soldano, anni '60 - Bruno Conte e Rosa Anfosso (Ruseta) fra le rose in piena fioritura a fine maggio | |||
Soldano, 1960-61, in primo piano Lia Conte nel roseto; sullo sfondo l'abitato di Soldano |
Soldano (Fulavin), anni '60 Maria Carmela Amalberti, Angelo, Stefano Amalberti (Piè de Fidè) |
Soldano (Fulavin), 1962 Remigio Amalberti innaffia i garofani |
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Soldano (Gumba), 1963, si potano le rose. Da sinistra: Giovanna Allavena (Janeta), Elmo Guglielmi e Walter Ferranti, sullo sfondo l'abitato di Soldano |
Soldano, anni '60 - Rosalba e Giovanni Amalberti (Pepin d'Armelì) nel roseto | ||
Soldano, anni '60 - Giovanni Amalberti (Pepin d'Armelì) pianta i garofani |
Soldano, anni '60 - Giovanni Amalberti (Pepin d'Armelì) innaffia i garofani |
Soldano, anni '60 - Rosalba Amalberti raccoglie i garofani | |
Soldano, anni '60 - Rosalba Amalberti raccoglie i garofani | Soldano 1972 - in'a Gumba da Bernardo Amalberti (Aschieri) | Soldano (Sima), 1973 Fausto Amalberti lavura le ginestre |
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Soldano (Sima), 1973 Luigi Amalberti (Gino) in posa col magaiyu in spalla |
Soldano (Fulavin), 1976 Francesca Anfosso nel roseto |
Soldano (Fulavin), 1976 Albino Guglielmi |
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Soldano (Fulavin), 1976 Francesca Anfosso, Antonio Anfosso, Giancarlo Geraudo e Albino Guglielmi |
Soldano (Fulavin), 1976 Albino Guglielmi nella serra |
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Soldano 1979 - Fernardo Amalberti raccoglie le rose | Soldano (Sima), 1981 - Irma Maccario al lavoro nelle rose | ||
Soldano (Sima), 1981 - Tarquinio Amalberti e Irma Maccario fra le rose in piena fioritura a fine maggio |
Soldano (Fulavin), 1984 Fausto Amalberti taglia l'erba col decespugliatore |
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Soldano (Fulavin), 1993 Matteo Guglielmi |
Soldano (Fulavin), 2005 - Matteo Guglielmi con l'atomizzatore | ||
Soldano (Fulavin), 2006 - Albino e Matteo Guglielmi potano le mimose floribunda |
Soldano (Fulavin), 2006 Matteo Guglielmi |
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VITA IN CAMPAGNA |
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Savoia, anni '30 I fratelli Pasquale (Pascarin) e Giovanni Orrigo (Jean) |
Bordighera 1942, Domenico Taggiasco porta le foglie di palma | Soldano (Beragna), 1947 Natalina Viale, Giuseppe, Elviro e Giovanni Anfosso (Ciun) |
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Soldano (Beragna), 1947 Giovanni e Elviro Anfosso (Ciun), Natalina Viale con Giuseppe Anfosso in braccio e Rosina Viale |
1957 - Caterina Conte (Rina), Vittorio Anfosso (Vitò u Magiù), Lucio Anfosso e Maria | 1958 - Diana Anfosso | |
1960 (circa), Elmo Guglielmi e Giocondo Soldano (Giucù) fanno una pausa con un bicchiere di vino | 1960 (circa) Guarda i nomi |
Soldano 1963 - Il pranzo è nel cestino e per bere la damigiana! Guarda i nomi |
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Bramusa, 1965 Amabile Viale si riposa sul tetto del casun |
Bramusa, 1965 Giuseppe Maccario (Sulè) con la falce fienaria (dàyu) |
Soldano (in'a Gumba), 1994 Giovanni e Camillo Orrigo |
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MURI e SCBUIRE |
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Le fasce sono sostenute da chilometri di muri a secco che col tempo e le piogge inevitabilmente franano, d'estate, per ripristinare i muretti, si fanno le scbuire | |||
Soldano (Sima), 1984 Il muri del vecchio cundütu della sorgente sono crollati, tutta la famiglia lavora per rifare muri e cundütu e alla fine una bella foto (anche il gatto è soddisfatto del lavoro!) |
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Soldano (Fulavin), 2001 Albino e Matteo Guglielmi rifanno i muri |
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L'ORTO E IL FRUTTETO |
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A fianco alle coltivazioni tradizionali (vigna e oliveto) e ai fiori non manca mai un piccolo appezzamento coltivato ad orto e qualche pianta di frutta per uso familiare. | |||
Soldano, 1956 - dopo il grande gelo: Remigio Amalberti e Poldo Rossi potano il limone | Soldano (Fulavin), 1958 Delfina Amalberti riempie il sacco con le patate appena raccolte |
Giugno 1959 Remigio Amalberti dà u lichidu alle patate | |
Anni '60 - Beatrice Guglielmi e Emanuele Amalberti (Manüè) raccolgono le patate | Soldano (Sima), 1973 Tarquinio Amalberti con la zappa, pronto per seminare l'orto |
Soldano (Sima), 1979 Luigi Amalberti (Gino) nell'orto con la machina du lichidu |
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Soldano (in'a Gumba), 1994 Camillo Orrigo nell'orto tra fave e carciofi |
Soldano (Sima), 1996 Irma Maccario nell'orto tra zucchine e rigogliosi fagioli |
Soldano (Fulavin), 2001 Francesca Anfosso raccoglie le pesche |
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Soldano (Sima), 2006 Dopo tanto lavoro Francesco Amalberti ... raccoglie i frutti |
Soldano (Fulavin), 2010 Matteo Guglielmi prepara il terreno per l'orto |
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IL LAVORO DELLE DONNE |
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Le donne, oltre ad accudire i figli e governare la casa, lavorano in campagna, si occupano di dar da mangiare agli animali (capre, conigli, galline ecc.), dell'approvvigionamento idrico (col secchio alla fontana) e tante altre cose. | |||
1955 - Beragna Adelaide Viale con la bottiglia dell'acqua sulla soglia della casetta |
1955 - Soldano Adelaide Viale un cavolo e un cavagnu di bucce per i conigli, nel secchio il beverùn per la capra |
1955 - Soldano, piazza Vecchia Al ritorno dall'asilo, dalla campagna e dalla fontana col secchio d'acqua in testa |
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Anni '50 - In San Martino Rosa Ferrari nell'uliveto |
Anni '50 - Felicita Anfosso raccoglie i fiori d'arancio |
Anni '50 - In San Martino Le donne fanno il pane Guarda i nomi |
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ARTI E MESTIERI |
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Oltre alla campagna ci sono altri lavori, come il fabbro, il maniscalco, l'idraulico, il muratore, il meccanico e tanti altri (purtroppo poco documentati); a Vallecrosia c'è la distilleria dove si usano i fiori per fare profumi e saponi e dà lavoro anche a persone di Soldano | |||
1926 - Dipendenti della distilleria di Vallecrosia; in alto a sinistra Luigi Maccario (Luì de Feripu) | 1929 - Distilleria di Vallecrosia Ceste piene di petali e (al centro) Luigi Maccario (Luì de Feripu) |
1933 - Sarte al lavoro Natalina Viale (prima da sinistra) |
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Bordighera 1939 - al centro Giuseppe Anfosso (Ninò) |
Bordighera, anni '50 Muratori di Soldano |
Soldano, anni '50 Muratori e carpentieri |
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Soldano, anni '50 Muratori e carpentieri |
Soldano, anni '50 Tarquinio Amalberti (u Ninu du Dilè) mentre ripara le biciclette |
1955 - Luigi Pisano (Luì de Vrigà), per decenni ha rifatto tutti i materassi del paese |
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1956 - Carmelo Conte (Matetu) ripristina il selciato di via Correntina Guarda i nomi | Soldano, anni '60 - Tarquinio Amalberti (u Ninu du Dilè) mentre va a mettere una grondaia |
Soldano, anni '70-'80 - Il muratore: Lindo Maccario | |
Soldano, anni '70-'80 - Il muratore: Lindo Maccario |