Di probabile origine quattrocentesca è situata sulla sponda sinistra del torrente Verbone tra la località Mùrin e Culareu(¹). In origine era dedicata alla Madonna della Neve e San Mauro Abate, come tramandato dalle memorie di don Giuseppe Morscio a metà Ottocento: Della chiesa di Maria Santissima della Neve, e di San Mauro.
Questa chiesa è posta sulla sponda destra del torrente andando a Perinaldo, mezzo quarto d'ora distante dal paese. Essa deve essere la più recente, ma non si sa nemmeno l'epoca di sua fondazione. Anzi del portico stesso che ne adorna l'entrata, benché di nuovo aggiunto, non havvi più nissuna memoria, locché fa supporre una data piuttosto antica come di esso, cosė maggiormente della chiesa. Fra tutti gli altari di questo paese il più bello è in questa chiesa, sebbene sia stato poco diligentato dallo stuccatore. Questa chiesa non ha né sacristia né campanile. Per farla comparire più bella, sarebbe d'uopo diroccare la facciata che ha in muro e farlene un altra a ferro.Su una delle epigrafi dipinte nel 1889 da don Pietro Rossi si legge: Questa chiesa fu edificata in secoli remoti e dedicata alla Madonna della Neve e a San Mauro abate. L'anno 1642 fu decorata con una nuova icona (quadro). Restaurata l'anno 1730 e nuovamente nell'anno 1889, Pietro Rossi parroco dipinse. Il 9 giugno 1640 Giovanni Soldano, procuratore degli uomini di Soldano, chiede al vescovo di Ventimiglia il permesso di poter ricostruire la chiesa della Madonna della Neve e dei santi Mauro e Carlo (de novo fundare et erigere capellam seu oratorium ad honorem seu sub titulo Beate Marie ad Nives ac sanctorum Mauri et Caroli), permesso che viene accordato dal vescovo a condizione che la cappella sia dotata, in perpetuo, di arredi e suppellettili necessari. Da tale documento possiamo dedurre che la cappella edificata, come recita l'epigrafe, in secoli remoti, a metà del Seicento fosse talmente malandata da dover essere ricostruita. I lavori di ricostruzione procedono celermente e nel 1642, a meno di due anni dalla richiesta, sono terminati e chiesa è “decorata” col grande quadro raffigurante la Madonna della Neve con San Carlo e San Mauro, che possiamo vedere ancora oggi sopra l'altare. Negli anni '80 la chiesa ha nuovamente bisogno di lavori di manutenzione e restauro. Felice Amalberti si occupa della ricerca dei fondi necessari, svolgendo anche un'opera di sensibilizzazione della popolazione, facendo stampare manifesti nei quali si ricorda che in tempi di miseria, la tanta Manenė risparmiando anche sul poco che aveva per mangiare aveva dotato la chiesa di una campana, ed ora che non c'era pių miseria non si poteva lasciar andare in rovina quello che i nostri padri avevano costruito. Cosė dopo mesi, e forse anni, d'impegno Felice Amalberti, raccogliendo offerte a Soldano e fuori, riesce a mettere insieme la somma necessaria per rimettere a nuovo la chiesetta di San Mauro. I lavori sono eseguiti: all'esterno da Angelo Vallepiano, all'interno da don Nanni (esperto di restauro di chiese). Spesi oltre 14 milioni di lire. Il 30 novembre 1986 solenne inaugurazione dei restauri con la partecipazione del vescovo di Ventimiglia S.E.R. Angelo Verardo, don Francesco Palmero parroco di San Rocco, don Nanni, autoritā locali e molte persone. Prestava servizio la banda musicale di Vallebona. La Santa Messa era allietata dal coro di San Rocco diretto da Fabio Amalberti. (¹) Il toponimo Culareu cosė come Colari deriva dal latino medioevale colarus = nocciolo (cfr. N. CALVINI, Nuovo glossario medievale ligure, Genova 1984, p. 121; S. APROSIO, Vocabolario ligure storico-bibliografico. Sec. X-XX, Parte prima - Latino, volume primo, A-L, Savona 2001, p. 276 e Parte seconda - Volgare e Dialetto, volume primo, A-L, Savona 2002, p. 319) è probabile quindi che anticamente in tali località crescessero piante di nocciolo. Ricordiamo che cliccando sulla foto si ingrandisce l'immagine mentre cliccando su Guarda i nomi si apre un file PDF con la foto numerata ed i nomi delle persone. Le immagini si ingrandiscono in una finestra JavaScript, quindi per vederle ingrandite bisogna consentire l'uso degli JavaScript. Il programma Adobe Acrobat Reader (necessario per vedere i file PDF con i nomi delle persone) si puō scaricare QUI |
LA CHIESA |
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La chiesa di San Mauro nella pianta di M. Vinzoni del 1759 |
1915 circa. Maddalena Amalberti (Manenė du Ferà) davanti alla chiesa di San Mauro alla quale ha donato la campana. |
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20 febbraio 1977 | 30 novembre 1986, La Santa Messa per l'inaugurazione della chiesa dopo i restauri, celebrata dal vescovo di Ventimiglia Angelo Verardo |
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30 novembre 1986 Guarda i nomi |
30 novembre 1986 Guarda i nomi |
30 novembre 1986 Guarda i nomi |
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30 novembre 1986, inaugurazione della chiesa dopo i restauri |
15 gennaio 1988 - Il quadro in avanzata fase di restauro | La chiesa oggi | |
Interno della chiesa di San Mauro (15 gennaio 2010) | |||
Pala dell'altare con San Carlo Borromeo, la Madonna della Neve e San Mauro abate |
Epigrafi dipinte da don Gio. Pietro Rossi | ||
LA FESTA |
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Guarda i nomi | Guarda i nomi | ... e Achille Viale | |
1) Achille Viale 2) Elio Maccario (Elio de Dignā) |